Dicono di me

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Il Prof. Fabio Pacelli e la sua Equipe

Il Prof. Fabio Pacelli e la sua Equipe

La Repubblica Salute

Marcella Delle Donne

Caro Professore,

giusto per non farle sentire la mancanza, le invio una lettera per dirle grazie.
Grazie per la sua disponibilità e professionalità. E' stato bello poterla incontrare e sapere che non sempre la malattia possa solo per cup, file interminabili e medici più o meno interessati alla tua storia.

Anche io ebbi un tumore da ragazza, ma fu molto più semplice, perchè conoscevo le mie forze e i miei limiti e sapevo cosa potevo sopportare e in cosa, invece, non potevo che affidarmi.
E' stato molto più difficile rivivere e gestire la sofferenza di chi hai accanto, accettarla.
Ora, questo tempo in più regalato, sarà davvero una benedizione per noi.

Grazie per quello che fa, per quello che è, con tutti i pazienti. Grazie per la sua umanità.

...non si stanchi mai di essere il medico che è, perchè l'esperienza della malattia assume colori completamente diversi per un paziente, quando sai che sei in buone mani e si è fatto tutto quello che si poteva fare.

La sua famiglia deve essere orgogliosa di lei.

Grazie infinite da tutti noi

Col. Tullio Pepe

Le scrivo spinto da un sincero e profondo sentimento di gratitudine. In un momento storico in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia, ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali della struttura sanitaria pubblica di cui Lei è Direttore Generale. Mi riferisco in particolare alla U.O.C Chirurgia del peritoneo e del retroperitoneo diretta dal Prof. Fabio Pacelli.
Presso l’ambulatorio di Chirurgia in visita specialistica nel Policlinico Gemelli mi è stato diagnosticato un adenoma tubulare con displasia di alto grado in degenerazione adenocarcinoma nel colon destro. Fin da subito mi è stata prospettata la necessità di un intervento chirurgico; davanti ad un tale scenario, di grande impatto psicologico nonché fisico, lo sconforto e la paura avrebbero potuto avere il soprassalto. Peraltro, essendo un Ufficiale dell’Esercito Italiano e in pianificazione per l’impiego in uno dei teatri operativi in Medio Oriente, mi vedevo precludere la possibilità d’impiego, oltre alle aspettative professionali e il fatto di non partecipare con la mia Grande Unitá Elementare, “La Brigata Aosta” ad una delle pagine di storia che si andrá a scrivere. Ma al mio fianco, i medici esperti e competenti, che con grande umanità mi hanno rassicurato facendomi sentire soprattutto il calore umano che si respira nel reparto, mi hanno aiutato e dato la speranza che nulla era ancora compromesso tanto meno la stessa missione e il mio impiego futuro. Seguito ed assistito anche psicologicamente e moralmente dagli straordinari medici e specializzandi del reparto, sono stato sottoposto al lungo e delicato intervento che mi ha consentito una rapida ripresa. L’intervento è stato effettuato in un’unica seduta operatoria, durata circa 4 ore, in cui il Prof. Fabio Pacelli ha guidato l’equipe medica per l’asportazione dell’adenoma.
Del Prof. Fabio Pacelli, oltre alle eccellenti qualità professionali tecnico-chirurgiche di altissimo livello,ho potuto apprezzare, dalla mia prospettiva di soldato, le grandi capacità di leadership di un equipe molto affiatata e integrata; a queste capacità professionali si aggiungono quelle umane con la facile accessibilità ai rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare me ed i miei familiari, hanno reso e continuano a rendere questa mia disavventura meno amara.
A tutti coloro che hanno partecipato all’intervento, e a coloro che indirettamente collaborano per alleviare le sofferenze di noi ammalati, vorrei esprimere la mia gratitudine e quella della mia famiglia, per avermi accompagnato per mano alla fine di un tunnel che sembrava difficile. Certo, che la mia esperienza é simile a quella di tantissimi pazienti e che conferma che il Policlinico Gemelli è un Centro di Eccellenza a livello nazionale, in quanto costituito da personale altamente qualificato, che tra le infinite difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere con fermezza nella propria difficile missione, dando anche sostegno psicologico e morale a chi come me, in un attimo, vede la propria vita sfuggirgli di mano. Ancor più grato di avere una figlia che studia medicina presso l’Università Cattolica nella consapevolezza che verrà formata da medici esperti, competenti e con la grande sensibilità umana che caratterizza il vostro Policlinico Universitario.

Un cordiale saluto.